Negli ultimi anni si parla molto di Dieta Mediterranea… sai cos'è? Alla parola dieta probabilmente hai subito associato delle costrizioni alimentari, magari le tipiche costrizioni che ci imponiamo prima dell’estate per la famosa prova costume… ebbene (e fortunatamente) NO!

La parola ‘Dieta’ unita a ‘Mediterranea’ ha un altro significato: è uno stile di vita. Significa scegliere di seguire delle abitudini alimentari associate ai cibi della zona del Mediterraneo, prodotti rispettando il territorio e la biodiversità. Per arrivare ai cibi di questa dieta sono necessarie diverse conoscenze e competenze, informazioni che vengono anche tramandate da secoli che vanno ad intersecarsi con studi moderni a proposito della coltivazione, dell’allevamento e della pesca.

Ma la Dieta Mediterranea va oltre il cibo che viene messo sulla tavola, infatti prevede anche di mangiare insieme, includendo i rituali di ospitalità e di inclusione. La Dieta Mediterranea è quindi, come dicevamo, qualcosa di cui si è sempre sentito parlare… qualcosa di molto antico e tradizionale che allo stesso tempo è estremamente moderno.

La nascita della Dieta Mediterranea

Il termine Dieta Mediterranea è stato introdotto intorno agli anni settanta da alcuni scienziati americani: Ancel e Margaret Keys. Proviene da diaita, una parola greca che significa proprio stile di vita e ovviamente dalla zona geografica del Mediterraneo. Con questo termine volevano identificare lo stile di vita di quei popoli mediterranei che, in seguito ad alcuni studi medico-scientifici, risultavano avessero meno frequenza di malattie cardiovascolari nella popolazione rispetto a coloro che non si alimentavano in questo modo.

Dagli studi condotti, gli scienziati avevano notato che nell’Italia meridionale la popolazione era in media più longeva; questa longevità era legata sia alle abitudini alimentari di questi popoli che ai metodi di produzione del cibo e anche ai costumi sociali. Insomma, un vero mix di tradizioni e rispetto per il territorio che permetteva alle persone di vivere più a lungo!

Coniando il termine Dieta Mediterranea volevano proprio riproporre questo stile di vita e di nutrizione per divulgare e garantire elevati standard di salute anche in altre aree geografiche.

Nel 2010 questa dieta è stata riconosciuta come “Patrimonio culturale Immateriale dell’Umanità” grazie all’approvazione del comitato governativo della convenzione Unesco riconoscendone la paternità ad Italia, Spagna, Grecia, Marocco ed è stata estesa qualche anno dopo anche a Cipro, Croazia e Portogallo.

La Dieta Mediterranea non è unica; varia e si modifica in base ai diversi Paesi, seguendo le tradizioni locali e i prodotti che si producono (per esempio, il vino e la pasta vengono consumati di frequente in Spagna e in Italia ma non in Marocco).

L’importanza dell’olio d’oliva nella Dieta Mediterranea

Ciò che accomuna tutti questi paesi, già dai tempi antichi, è l’utilizzo dell’olio d’oliva: elemento chiave della Dieta Mediterranea.

L'olio d'oliva ha una storia millenaria, radicata nella cultura e nella tradizione mediterranea. Sin dai tempi antichi questo prezioso liquido è stato apprezzato per le sue qualità culinarie, curative e simboliche, diventando un elemento fondamentale della gastronomia, della salute e della cultura della regione mediterranea.

L'olio d'oliva, con le sue straordinarie proprietà organolettiche, si distingue per il suo aroma fruttato, il sapore ricco e l'acidità bassa. Questo prezioso elisir è ricco di antiossidanti, acidi grassi monoinsaturi e vitamine, conferisce benefici per la salute cardiovascolare.

La sua qualità superiore ne fa un componente essenziale della cucina e della Dieta Mediterranea, promuovendo uno stile di vita sano ed equilibrato.

La piramide alimentare della Dieta Mediterranea

Ora ti starai chiedendo come arrivare a seguire questo stile vita… che cosa prevede il seguire la Dieta Mediterranea?

In primo luogo questa dieta prevede di consumare molti alimenti di diverso genere. Si parte dagli ortaggi come la verdura, i legumi, fino ai cereali alla frutta (fresca e secca) e si passa poi ai derivati dell’allevamento come latticini e carni bianche e, con limitazione, anche carni rosseSenza far mancare il pesce che ovviamente ha anche lui il suo posto sulla tavola!
Quindi tutti gli alimenti, starai pensando… ebbene sì! Proprio tutti gli alimenti purché si abbia moderazione nel consumarli.  

Per capirla meglio, guardiamo la Piramide Alimentare Mediterranea!

Alla base, cioè per i pasti principali, troviamo frutta, verdura e un po’ di cereali, preferibilmente integrali. Senza dimenticarci mai di bere tanta acqua!
Al gradino superiore, cioè per il consumo giornaliero, troviamo frutta secca, aglio, cipolla, spezie, olive, il latte con i suoi derivati (possibilmente a basso contenuto di grassi) e l’olio d’oliva come condimento possibilmente a crudo.
Salendo un altro gradino arriviamo all’ultimo piano, qui si parla del consumo settimanale. Troviamo quindi il pesce, i legumi, le carni bianche e le uova. Sulla punta della piramide, infine, abbiamo le carni rosse, i salumi e i dolci!

I benefici della dieta mediterranea per la prevenzione e la longevità

L’olio di oliva è infatti l’unico grasso utilizzato per il condimento quotidiano che permette al corpo umano di assumere lipidi oltre ad essere antiossidante e altre caratteristiche benefiche per il nostro organismo. In particolare l’olio Evo è molto consigliato e arriva a proteggere l’organismo da alcune malattie al cuore o al fegato e migliora il metabolismo.

È inoltre molto importante sapere che i diversi alimenti aiutano diverse aree del nostro corpo e migliorano in modo diverso la nostra vita. Per esempio i legumi sono molto utili per la popolazione anziana perché sono in grado di ostacolare alcuni tumori che la colpiscono più facilmente.

Sono inoltre regolatori di glicemia e colesterolo. Anche la frutta secca contiene sostanze anticancerogene, mentre le verdure fresche contengono antiossidanti e fibre che aiutano l’organismo a liberarsi delle tossine.

Il pesce della Dieta Mediterranea è principalmente quello azzurro come sardine acciughe e sgombri e anche questo pescato contiene omega 3 che rallenta la formazione della placca aterosclerotica che può poi portare all’infarto.

Per quanto riguarda il vino rosso, come si dice, fa buon sangue! Ma anche qui c’è una parte di verità: consumato in quantità moderate, essendo ricco di sostanze dalle attività antiossidanti, aiuta una buona funzione del cuore.

Quindi, ricapitolando, la presenza di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e olio d'oliva nella Dieta Mediterranea ha dimostrato di offrire benefici significativi nella prevenzione del cancro (i suoi nutrienti e antiossidanti possono aiutare a ridurre l'infiammazione e proteggere le cellule dal danneggiamento).

I benefici ambientali della Dieta Mediterranea

Consumare prodotti stagionali offre una serie di benefici ambientali significativi.

Innanzitutto, riduce l'importazione di cibi da lontano, riducendo l'impatto ambientale dovuto al trasporto su larga scala e alle emissioni di gas serra associate.

Inoltre, favorisce la biodiversità, poiché promuove la coltivazione di varietà locali e tradizionali, preservando la diversità genetica delle piante e proteggendo le specie autoctone. Questo tipo di prodotti richiede anche meno energia per la conservazione rispetto a quelli fuori stagione, contribuendo così a ridurre l'uso di risorse naturali come l'elettricità e il gas.

E può contribuire a ridurre gli sprechi alimentari, poiché questi tendono ad essere più freschi e hanno una durata di conservazione più lunga.

Infine, ma non meno importante, mangiare prodotti di stagione può anche incoraggiare pratiche agricole sostenibili e locali, supportando i piccoli agricoltori, promuovendo l'agricoltura biologica e rispettosa dell'ambiente.

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