Dove si trova il Cilento? Geograficamente nella provincia di Salerno, in Campania, ma anche in una dimensione sospesa tra storia, miti e leggende. Scopri con noi questo territorio magico. 

Ha 2500 anni di storia eppure è come se, in un certo senso, questa regione della Campania meridionale abbia voluto restare nascosta al resto del mondo, protetta dai flussi del turismo di massa. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha preservato la sua identità di bellezza autentica per conservarla come Madre Natura l’ha creata, in armonia con l’uomo.

Dove si trova il Cilento? A metà fra realtà, storia e leggenda: terra di miti antichi, di gente ospitale, di cibo povero ma saporito, di gioielli architettonici, di una natura sovrabbondante di varietà e tesori. Qua e là sorgono città, località turistiche e borghi dove il tempo sembra scorrere lento più che altrove.

Noi di Yes Cilento vogliamo accompagnarti per mano, un po’ in punta di piedi e un po’ a passo di danza, alla scoperta di questo piccolo mondo che conosciamo bene e amiamo così com’è. Ti sveleremo cosa visitare nel Cilento, nel Vallo di Diano e nell’area degli Alburni per farti conoscere un territorio al di là delle solite mete, che ha il fascino di “un libro che non avevi ancora letto”.  

Dove si trova il Cilento: confini geografici e origine del nome

Esistono varie teorie sull’origine del toponimo Cilento, alcune più accreditate di altre. Secondo la più famosa, sembra che il termine indicasse “le terre al di qua dell’Alento” (a est del bacino del fiume) e che i monaci benedettini abbiano coniato la parola “Cis-Alentum”.

Altre teorie lo identificano con la terra fra i due fiumi Sele e Alento, come compare in alcuni documenti antichi. Questa versione, però, desta non poche polemiche perché, storicamente, il Cilento non si è mai spinto fino all’agro del Sele, anche se oggi il territorio inteso come Cilento ha dimensioni più ampie di quelle originali.  

E poi ci sono studiosi recenti secondo cui Cilento sarebbe un termine greco-bizantino che deriva da Cyr-Alyntos, il “Signore (Cyr) dell’Alento (Alyntos)”.

Se in epoca medioevale il Cilento Antico comprendeva i paesi alle falde del Monte della Stella, oggi con Cilento si intende un’area molto più vasta la cui costa comincia da Agropoli e finisce a Sapri. Con l’istituzione del Parco nel 1991, esso è diventato area protetta insieme ai territori tra la costa tirrenica e l’Appennino campano e lucano, e include 80 comuni e 8 comunità montane.

Cosa visitare nel Cilento: le testimonianze di un mondo che fu

Il Parco Nazionale offre un’eccezionale concentrazione di testimonianze storico-culturali, tanto da far parlare di “patrimonio archeologico diffuso”. La lunga storia del territorio ha lasciato doni dal valore inestimabile, primi fra tutti i resti di Paestum e Velia. La prima è una delle più grandi città greche sulla costa del Mar Tirreno, famosa in tutto il mondo per i suoi templi, fra i più maestosi e meglio conservati della Magna Grecia; la seconda è culla di una della più importanti scuole di pensiero mai esistite: la scuola Eleatica fondata dal filosofo Parmenide. 

Tra le altre aree archeologiche da visitare, consigliamo il Sito Archeologico del Monte Pruno, l’insediamento fortificato di Moio della Civitella, Pixous (l’antica Buxentum), il Museo Paleontologico di Magliano Vetere e molti altri tesori che ti catapulteranno in un mondo ormai lontano.  

Silenziosi testimoni di una storia più recente, ci sono luoghi in cui il passato si può leggere fra i ruderi delle case: borghi abbandonati come Roscigno Vecchia, San Severino di Centola e Sacco Vecchia.

Tra sacro e profano: antichi manieri e capolavori dell’arte religiosa

Durante il Medioevo, specialmente nel periodo in cui i Longobardi fanno la loro comparsa come grandi protagonisti della storia cilentana, il territorio si arricchisce di castelli e fortificazioni, dalla costa alle montagne.

Fra i più belli da visitare, in un tour lungo la Costiera Cilentana, ci sono sicuramente il Castello dell’Abate di Castellabate, il Castello Angioino Aragonese di Agropoli, Palazzo Vinciprova a Pioppi, il Castello dei Principi Capano di Pollica, il Palazzo Marchesale di Marina di Camerota e il Castello Marchesale di Camerota.

All’interno e nelle zone montuose, invece, il Castello di Rocca Cilento, il Castello Filomarino di Roccadaspide, il Castello Feudale di Felitto, la Torre e il Castello Talamo-Atenolfi di Castelnuovo Cilento, il Castello Macchiaroli di Teggiano, il rudere del Castello di San Severino Vecchia, il Castello normanno di Postiglione e il Castello di Atena Lucana.

Dal profano passiamo al sacro. Non solo locali e popoli invasori, ma nella lunga e travagliata storia del Cilento troviamo altri protagonisti fondamentali. Alcune congregazioni religiose lasciano un’impronta importantissima nella cultura, nell’economia e nell’arte del luogo.

La Certosa di San Lorenzo, ad esempio, è un capolavoro di architettura barocca di una bellezza che toglie il fiato. Questo monastero sorge in tutta la sua imponenza nella città di Padula, nel Vallo di Diano.

Sempre a Padula si trova il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, uno dei battisteri cristiani più antichi dell’occidente.

Imperdibili per gli appassionati di arte sacra sono anche le 13 chiese di Teggiano, custodi delle opere di grandi artisti del passato.

Cosa visitare nel Cilento: luoghi di interesse naturalistico

Il territorio del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non è solo storia, è anche natura e paesaggio. Una natura che non fa mancare nulla: da un mare limpido, a foreste dal fascino fiabesco, fino alle aspre rupi e alle montagne.

Lungo la costa, le aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e della Costa degli Infreschi e della Masseta offrono acque cristalline, insenature, spiaggette, sorgenti sottomarine e grotte, oltre a uno straordinario patrimonio di biodiversità. Imperdibili per gli amanti del mare sono anche Palinuro e Marina di Camerota con le loro grotte marine che regalano uno spettacolo sempre diverso. 

Ci spostiamo all’interno, fra boschi che conquisteranno gli amanti della scoperta. Qui, nei pressi di Casaletto Spartano, si nasconde un luogo che sembra disegnato dalle fate: la Cascata dei Capelli di Venere. Ancora più misterioso è il mondo delle grotte carsiche, come le Grotte di Castelcivita, di Pertosa-Auletta, quelle del Bussento e l’Oasi WWF di Morigerati. E poi ci sono le sorgenti del Sammaro, situate nella parte terminale di una gola impressionante, le gole del fiume Calore e l’inghiottitoio di Vallivona nella splendida cornice del Monte Cervati. Questo è il monte più alto dell’intera Campania e, insieme al Monte Sacro o Gelbison, è un’altra attrazione fondamentale del territorio. Qui anche gli amanti della montagna possono trovare pane per i loro denti…

Località turistiche e piccoli borghi

Esistono due volti del Cilento: quello delle località più note e gettonate dai turisti e quello dei piccoli borghi. I primi sono celebri mete per le vacanze estive, gli altri luoghi a volte quasi sconosciuti e coccolati dal silenzio di una vita tranquilla.  

Fra i primi ci sono sicuramente Palinuro con le sue bellissime spiagge, i ristorantini e la movida serale; Marina di Camerota con il suo centro storico pieno di charme, il mare e divertimento per ogni età; Castellabate, la famosa location del film “Benvenuti al Sud” con Claudio Bisio; Capaccio-Paestum con la sua zona archeologica, e poi ancora Agropoli e Sapri. 

Oltre a questi, altri borghi e piccole frazioni meno note colpiscono per il loro fascino particolare. Stiamo parlando, ad esempio, di Padula, Pisciotta con la sua frazione Rodio, Roccagloriosa, Scario (frazione di San Giovanni a Piro), Stio, Orria e la frazione di Piano Vetrale, e poi ancora Trentinara, Teggiano, Castelnuovo e molti altri borghi in cui spesso l’anima medioevale è evidente. Sono proprio questi i posti ideali dove passeggiare per i vicoli cercando la bellezza negli scorci, nei dettagli, dove fermarsi a parlare con la gente per ascoltare le storie della vita di un tempo.

Punti panoramici

Non ne hai ancora abbastanza? Hai ragione. Questo territorio offre punti panoramici in cui lo sguardo si perde ad osservare un paesaggio che sembra infinito. Il pianoro di Ciolandrea a San Giovanni a Piro, la terrazza di Trentinara, il belvedere di Agropoli, la terrazza belvedere di Castellabate e il belvedere di San Francesco a Pollica ti regaleranno ognuno un brivido diverso.

E qui scoprirai che quello che all’apparenza ti sembrava solo “silenzio” è, in realtà, il modo ideale per sentire il rumore del vento, ascoltare storie senza fretta e vivere senza fretta: il vero modo per vivere il Cilento.

Quindi dove si trova il Cilento… veramente?

Hai capito, dunque, dove si trova il Cilento? Non stiamo parlando dei suoi confini, ma di dove si trova la sua anima. Il Cilento è un mondo a sé che aspetta di essere scoperto e rispettato per quello che è. È un insieme di bellezze di tanti tipi diversi che regalano emozioni diverse, un mosaico di storia, persone e leggende. E Yes Cilento è l’occasione migliore che ti può capitare per conoscerlo nelle sue mille sfaccettature.

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