La Via Silente è un percorso alla scoperta delle meraviglie del Cilento. 600 km da percorrere lentamente, in bici, in cui capirai che “il silenzio non è assenza di suono ma qualità d’ascolto”.

È uno di quei viaggi che, in realtà, sono più un’esperienza interiore che un insieme di chilometri percorsi per andare da un punto A a B. La Via Silente è un’idea nata per chi cerca esperienze autentiche, indimenticabili, abbastanza lente da non farti perdere nulla di ciò che puoi vivere e abbastanza intense da non farsi dimenticare mai.

In questo articolo ti racconteremo un viaggio, un viaggio in 15 tappe nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni attraverso tutte le 7 Porte del Cilento, ma soprattutto un’avventura nata dalla fantasia di chi questa terra la conosce per davvero. La storia di un progetto che è diventato il primo ciclopercorso infra-strutturato del Sud Italia, attirando l’interesse di riviste di settore e trasmissioni televisive importanti. E poi, ovviamente, ti daremo un assaggio di cosa ti aspetta se deciderai di prendere la tua bici e lasciarti trasportare tra bellezze naturali, borghi e chissà cos’altro ancora…

La Via Silente: da sogno a realtà

La Via Silente nasce come idea di una cilentana, Simona, che nel 2013 percorse il Cammino di Santiago in bicicletta. Da lì decise di ricreare una cosa simile nella sua terra. Così, grazie a un gruppo di amici, il progetto prese forma e nel 2015 nacque un’associazione no profit formata da 10 persone, ognuna con un ruolo preciso. Da qui è iniziata un’intensa attività di promozione a livello territoriale per abituare le strutture ricettive ad accogliere il cicloviaggiatore, una tipologia di turista “perennemente di passaggio” che ha necessità specifiche (tra cui quella di avere un posto al chiuso dove lasciare la sua bici durante la notte). Ed è iniziata anche la partecipazione alle fiere di settore.

Tutto questo fermento ha suscitato l’attenzione dei media e, nel frattempo, La Via Silente ha iniziato ad attirare cicloturisti soprattutto dal Nord Italia che, grazie a lei, hanno scoperto un territorio che la grande maggioranza di essi non aveva mai visto. Simona è stata invitata alla trasmissione “Il mondo insieme” condotta da Licia Colò e ospitata in RAI per 3 volte in 3 programmi televisivi diversi. Di recente, la fama del progetto è aumentata anche grazie alla puntata di “Dinner Club” dove Carlo Cracco e Valerio Mastandrea pedalavano per il Cilento alla ricerca delle specialità culinarie locali e, infine, a una guida pubblicata da Ediciclo Editore.

Ad oggi La Via Silente è una realtà consolidata ma in continua evoluzione e ti capiterà spesso, sulle strade del Cilento, di vedere i suoi cartelli che indicano la via.

Dove inizia e quanto è lunga La Via Silente

La Via Silente inizia nello stesso luogo in cui finisce: a Castelnuovo Cilento. È un percorso ad anello lungo 600 chilometri che ti riporta al punto in cui tutto è iniziato ma, forse, sarai tu ad essere diverso. Probabilmente sarai più consapevole di cos’è la bellezza, più in contatto con la natura. Con un bagaglio di nuovi volti, di storie e, nella memoria, qualche scorcio che sarai sicuro di aver visto solo tu.

Per accompagnarti in questa infinita scoperta, il team di La Via Silente ha pensato proprio a tutto: la località di Castelnuovo Cilento è stata scelta anche per una questione strategica, ovvero perché è vicinissima alla stazione di Vallo della Lucania-Castelnuovo. A Velina, frazione del paese, troverai l’Infopoint che ti fornirà tutto ciò di cui hai bisogno prima di metterti in viaggio. Ci riferiamo, ad esempio, alla mappa, al noleggio bici, a informazioni generali sul territorio del Parco che attraverserai e… alla famosa “Silentina” che attesta lo status del Viandante e ti farà ottenere il 20% di sconto sul pernottamento nelle strutture convenzionate.

A proposito di strutture… sempre qui, di fianco all’Infopoint, troverai il B&B dell’Infopoint con i suoi 30 posti e l’Ostello Silente Km 9 che si trova nella casa più antica di Velina, una palazzina di 3 piani del 1928. Con i suoi 20 posti letto, l’ostello è il punto di incontro tra chi sta per partire e chi è appena tornato, l’occasione migliore per farsi raccontare un’esperienza e, subito dopo, scrivere la propria. Da quest’anno, la stessa palazzina ospiterà una super novità e il suo nome è Silente Lab. Si tratta di un’intera struttura dedicata all’accoglienza che, con il tempo, sarà a disposizione di chiunque voglia intraprendere un viaggio per il Cilento in perfetto stile “turismo lento”.

E ora: pronti, partenza, via!

Tutto quello che devi sapere – e quello che scoprirai - su La Via Silente

Come abbiamo già accennato, è un percorso circolare lungo 600 chilometri che per il 90% si snoda su strade asfaltate ma molto poco trafficate, appunto per poter assaporare senza fastidi tutti i suoni del silenzio. 

Se ti stai chiedendo quale sia la bicicletta migliore per affrontare questa avventura, l’ideale è una 'bicicletta gravel' equipaggiata 'bike packing'.

Ti aspettano 15 tappe di cui 2 opzionali – immerse nella magia del Cilento, dai panorami della costa, alla dolcezza delle colline dell’interno, ai pendii dei monti che, curva dopo curva, si arrampicano verso il cielo. Parlando di “dati tecnici”, il dislivello complessivo positivo delle 15 tappe è di 13mila metri, mentre se escludiamo le 2 facoltative (ovvero le risalite alle montagne Cervati e Gelbison, rispettivamente tappa 9 e 15) è di 9mila metri.

Durante il percorso troverai ad accoglierti una rete di circa 60 strutture ricettive convenzionate tra B&B e agriturismi nelle zone interne - una media di 3 per tappa – e di qualche hotel lungo la costa.

Nel tuo viaggio attraverserai 55 comuni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, per un totale di circa 80 paesi, quasi tutti piccoli borghi con infinite piccole-grandi storie da raccontare. E, solo così, potrai sentirti scorrere sulla pelle l’anima vera di questa terra che si svela a chi ha la pazienza di andare a scovare i suoi scorci più timidi e a chi ha il tempo di lasciarsi raccontare, dagli occhi e dalle parole degli abitanti, tanti piccoli pezzi che insieme creano un mondo.

Se sei un cicloturista la risposta la sai già… ma se ti stai chiedendo “perché proprio la bici” la risposta è che è uno dei modi migliori per non perdersi nulla: nulla dei panorami che si svelano a uno a uno durante il percorso, nulla dei rumori della natura selvaggia, nulla dei 7 colori dell’arcobaleno, nulla dei profumi delle piante e della salsedine nell’aria. È il modo migliore per ascoltare il vento, correndogli incontro, lentamente… e, non ultimo, è un modo per entrare, con rispetto, in luoghi che da decenni vivono isolati, appartati, come pagine perse di un libro che merita di essere letto tutto, dall’inizio alla fine.

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