Viaggio a Marina di Camerota, un’esperienza indimenticabile tra natura e cultura. Scoprirai un centro storico pieno di charme, splendide spiagge e divertimento per ogni età. Partiamo!
Oltre al mare c’è di più. Il Cilento si mostra nella sua versione più abbagliante in un piccolo centro famoso per la bellezza della costa, le spiagge paradisiache e le baie più ambite del Sud Italia. Ma a Marina di Camerota c’è anche tanto altro da scoprire. A partire dall’eredità storica che la contraddistingue e che è vecchia quanto l’uomo. Vivendola, poi, si fa propria una routine fatta di piccoli riti. Ci si smarrisce in un dedalo di stradine colorate che conducono dritto verso il mare turchese. Si perde di vista lo scorrere del tempo mentre si passeggia tra i vicoli dell’alto borgo medievale. Si ammirano panorami fatti d’azzurro e di verde. Si annusano odori e assaggiano sapori dal gusto perfetto, quello della semplicità. Ed è proprio con la semplicità che Marina di Camerota conquista i suoi avventori. E qui te la raccontiamo in tutto il suo splendore.
La bellezza l’ha ereditata da Kamaratòn, fanciulla tanto meravigliosa nelle fattezze quanto superba e altezzosa nell’animo. Gli dei non le perdonarono la crudele indifferenza verso l’innamorato Palinuro, nocchiere di Enea, la cui passione non ricambiata condusse alla morte.
Per il mito, Kamaratòn venne tramutata in roccia e su di essa fu edificata Camerota.
Per la storia, è probabile che quello che ad oggi si mostra come un ridente comune collinare circondato dal verde di secolari ulivi pisciottani nacque come colonia greca nel VI sec. a.C.. Qualunque versione si voglia raccontare, la fittizia del mito o la reale della cronaca, resta una storia che parla di incanto e fantasia.
L’incanto è quello del paese che si protende a partire dal grazioso borgo medievale che sovrasta dall’alto la località balneare di Marina di Camerota, il suo centro più famoso e popoloso. La fantasia è quella che ci accoglie varcata la soglia delle botteghe dei cunzàri, gli artigiani dell’argilla che continuano a tenere viva, generazione dopo generazione, un’arte nobile e antica ancora eseguita secondo le tecniche di lavorazione di una volta. Un savoir-faire pop che è aperto a tutti, basta essere curiosi: se lo vorrai, potrai cimentarti nell’uso del tornio a pedale partecipando a uno dei laboratori tenuti dai maestri artigiani. Dal castello Marchesale di origine normanna prende le mosse un percorso a spasso per epoche e panorami diversi eppure splendidamente intrecciati l’uno all’altro. Il nostro viaggio parte da qui.
Marina di Camerota è la frazione fronte mare del comune di Camerota. Ti accoglie con la sua aria informale e rilassata in un gomitolo di stradine colorate inframmezzate qua e là da arcate e archi molto fotogenici, piazze ospitali come i loro avventori, scalinate e viuzze pendenti che conducono in posti incantevoli che ancora non conosci. E poi, ovviamente, ci sono i tanti scorci naturali che la rendono una meta vacanziera tanto popolare.
Puoi andartene in giro a piedi oppure in scooter senza perdere nulla della placida magia del luogo e, tra un souvenir di artigianato tipico e un assaggio di maracucciata, specialità cilentana a base di maracuoccio di Lentiscosa (uno dei quattordici presidi Slow Food del territorio), fare la conoscenza dei locali e ispirarti alle loro abitudini: non c’è modo migliore per svelare i segreti di Marina di Camerota che affidarti a chi la conosce da sempre.
Tutti ti indirizzeranno in piazza San Domenico, che è il centro spirituale e mondano della vita marinara. Presieduta dalla chiesa intitolata al santo patrono, a cui sono dedicati fastosi, allegri festeggiamenti nel mese di agosto, è lo snodo principale verso le piccole vie laterali popolate da negozi, ristoranti e bar dove trascorrere la serata. Più ti inoltrerai nel cuore del paese, più noterai i tanti, frammentati dettagli che ne compongono il mosaico culturale. Il molo, ad esempio, è uno degli scorci più caratteristici e romantici di Marina di Camerota. Ma di certo, non il solo.
Nei pressi della piccola cappella della Madonna di Piedigrotta, potrai approfittare di un bel panorama che, tra gli ulivi della frazione di Lentiscosa, si schiude su Marina di Camerota, stesa ai piedi della collinetta. Prendila come una buona occasione per rifiatare e ispirarti: cosa desideri provare, fare, vedere ancora?
Tra un’escursione in barca e un tuffo in mare, ci sarà anche tempo per esperienze in un certo senso più insolite e inaspettate rispetto alle classiche attività che ci si attente di intraprendere in una località balneare.
Tra queste, non può che figurare una visita all’EcoMuseo Virtuale del Paleolitico, dove conoscerai la storia più antica di Camerota, un territorio ricco di grotte e cavità rocciose abitato già in epoche lontanissime. Così come la parte alta, anche Marina di Camerota ha il suo castello, un edificio del XVIII secolo residenza estiva dei marchesi di Camerota. E, insieme a esso, una sequenza di torri difensive, risalenti al tempo delle incursioni saracene. Le vedrai spuntare lungo la costa, ancora fiere e imponenti, tra il verde, il mare e la roccia. Saranno loro a guidarti verso la prossima destinazione, il pezzo forte del borgo marinaro.
Inutile girarci intorno: le spiagge di piccoli ciottoli e sabbia dorata di Marina di Camerota sono la vera attrattiva del territorio. Un paesaggio rigoglioso che si declina in una grande varietà di scenari: baie nascoste e selvagge, lunghe e morbide superfici sabbiose o piccole cale segrete a cui si accede solo via mare.
Arriverai a toccare alcune delle più suggestive partendo dalla spiaggia di Lentiscelle. È da qui che parte uno dei trekking più emozionanti del Cilento, il sentiero degli Infreschi. Sono circa 5 km fatti di strade sterrate che si intrecciano ad alberi e piante con le idee precise: qui, sono loro a comandare. Quella piccola chiesa solitaria immersa nella vegetazione che noterai ormai quasi alla fine del percorso rende il quadro ancora più caratteristico.
Quando ti inerpichi lungo la costa della Masseta, i profumi della flora mediterranea ti accarezzano come in un abbraccio conducendoti verso tre scorci incontaminati: la spiaggia del Pozzallo, Cala Bianca e Baia degli Infreschi.
E se queste ultime sono le attrazioni più note e ambite di Marina di Camerota, sono tante le spiagge, ognuna con la propria peculiarità e storia, che aspettano di essere esplorate: Capo Grosso, la Calanca, Cala d’Arconte, il Mingardo o la spiaggia del Porto sono tutte distese lungo un mare cristallino e profondo in cui amerai immergerti.
Dal centro di Marina di Camerota si raggiunge facilmente la spiaggia della Calanca, tra le più frequentate da locali e turisti. Una serie di gradini ti condurranno in questa distesa di sabbia sottile dove l’acqua è bassa e i fondali, specialmente in prossimità del piccolo isolotto della Calanca, sono particolarmente attraenti. Molto apprezzata dalle famiglie date le peculiari caratteristiche che la rendono adatta ai più piccoli, è sorvegliata dall’alto da una delle torri saracene che ancora vigilano sulla costa.
Una baia di sabbia e ciottoli con fondali profondi e, tutt’intorno, tanto verde e grandi ulivi. Dalla spiaggia di Lentiscelle, frazione del comune di Camerota, partono il sentiero degli Infreschi e il percorso panoramico verso la vicina torre dello Zancale. Anche in questo caso, si raggiunge il grande arenile senza difficoltà dal centro del paese. All’arrivo, troverai una sorpresa: in prossimità della spiaggia si trova infatti un’affascinate fenditura nella roccia del tutto simile a una gigantesca serratura. È la Grotta della Chiave, anche detta della Serratura. Abitata fin dal Paleolitico, rappresenta un’importante testimonianza archeologica del passato più remoto di Marina di Camerota.
Nascosta tra le rocce e protetta dalla vegetazione, si mostra con un candido tappeto di sassolini bianchi a chi ha l’ardire di raggiungerla. Lo si fa in barca o, come ti abbiamo accennato, attraverso un sentiero panoramico non complicato da attraversare. Cala Bianca è tra le più belle spiagge d’Italia e una delle ragioni per cui vale la pena visitare Marina di Camerota.
Proseguendo sul sentiero degli Infreschi, si conquista l’omonima, splendida baia. La cala ha dimensioni piuttosto ridotte ed è uno degli scorci più incantevoli di Marina di Camerota. Proprio in virtù delle sue dimensioni e per salvaguardarne il delicato ecosistema, si è deciso di regolamentare l’accesso all’arenile limitandolo l’entrata ad un numero ristretto di persone ogni ora. Oltre che facendo trekking, è possibile arrivarci anche con l’auto o in barca.
Un basso promontorio roccioso separa Cala d’Arconte da una piccola spiaggia adiacente a cui è collegata da un lembo di terra. In entrambe troverai sabbia mista a ciottoli e bei fondali alti che regalano al mare il peculiare blu intenso delle acque che bagnano Marina di Camerota. Merito del contesto naturalistico in cui inserita, Cala d’Arconte è una delle spiagge più selvagge in cui ti capiterà di fare il bagno da queste parti.
Dalla foce del fiume Mingardo parte una delle spiagge più estese di Marina di Camerota e di tutto il cilentano. Si trova appena fuori dal centro abitato ed è protetta da una rigogliosa pineta che garantisce riparo durante le ore più calde. Lidi, campeggi, bar e ristoranti si susseguono lungo il litorale, reso ancor più ammaliante dalla presenza delle dune. L’incontro inaspettato col mito è proprio alle sue spalle. Nascosta nella roccia si trova la grotta del Ciclope che, archiviato Polifemo, ha a lungo ospitato musica e balli durante gli anni della famosa discoteca Il Ciclope.
La lunga spiaggia del Troncone ha molti punti in comune con quella, vicina, del Mingardo. Anche in questo caso, lo slalom è tra lidi attrezzati e ampi tratti liberi dove è facile trovare posto anche durante i mesi più caldi per il turismo. A distinguerla dalle altre della zona è la presenza di tre calette riservate a chi pratica naturismo. Dal 2011, infatti, quella del Troncone è una delle poche spiagge nudiste autorizzare in Italia. La porzione dedicata a chi cerca il contatto diretto e libero con la natura è segnalata da una targa lungo la parete rocciosa che ne delimita l’inizio.
Marina di Camerota si trova nella parte meridionale del Cilento, tra Centola, Palinuro e San Giovanni a Piro.
Può essere facilmente raggiunta in auto, treno, bus o nave dalle principali città campane.
In auto da Napoli, si imbocca l’autostrada A3 (Napoli-Salerno-Reggio Calabria) fino all’uscita Padula – Buonabitacolo, si prosegue lungo la Statale 517 verso Sapri con uscita a Marina di Camerota – Palinuro e si procede sulla Statale 18 fino all’arrivo a destinazione. Il tragitto è molto scenografico e saprà regalare scorci incantevoli.
In treno, la partenza è da Napoli e Salerno fino alle stazioni di Centola o di Pisciotta-Palinuro. Da qui si procede in autobus fino a Marina di Camerota.
Chi preferisce scegliere il bus, può usufruire del servizio Cilento Bus attivo da giugno a settembre con partenze dall’aeroporto di Capodichino o dalla Stazione Centrale di Napoli, da Pompei e Salerno.
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