Yes Cilento vuole portarti a Teggiano, la “Urbino del Sud” per i suoi tratti marcatamente medievali e per il suo bagaglio storico simile al “paese-gemello” marchigiano. Sei pronto a venire con noi?

Immagina di tuffarti indietro di secoli e ti ritroverai a Teggiano. Un borgo cilentano da percorrere completamente a piedi dove alla tecnologia e il progresso si distinguono l’umana socialità e la tradizione. Lasciati perciò andare e goditi il centro storico caratterizzato da case con facciate particolari, apprezza gli scorci, vivi il belvedere panoramico al tramonto. Ascolta il silenzio, apri i tuoi orizzonti, respira la storia secolare incamerata nei vicoli di Teggiano, considerata come una città-museo a tutti gli effetti. Il paese risulta un posto perfetto per chi ama il “Ci-lento”, il turismo slow per gli amanti del Cilento. Un lento pede deambulare rigeneratore e riluttante alle tipiche consuetudini cittadine sempre troppo caotiche e affannose. Tredici chiese da visitare, quattro musei da vedere e la sagra popolare “Alla tavola della principessa Costanza” da conoscere. 

Adagiato su un’altura nell’Area Certosa – Porta del Tempo, Teggiano è un piccolo mondo tutto da scoprire. Tuffiamoci.

Teggiano: la storia di un’importante roccaforte medievale

A 636 metri sul livello del mare, Teggiano presta il suo nome all’ampia vallata cilentana che confina con la Lucania, ovvero Vallo di Diano, che in epoca romana era una zona di transito obbligatoria per collegarsi al resto del Sud. Talmente importante che Alarico, il capo dei Visigoti, l’attraversò durante una delle invasioni barbariche intorno al 410 d.C. Diano, infatti, era l’appellativo dato a questo paese cilentano patrimonio dell’Umanità Unesco. 

Il borgo cilentano rappresenta una delle più interessanti roccaforti medievali del territorio. Viene considerato il paese dei principi: i Sanseverino, una delle più illustri casate nobiliari, allora principi di Salerno, acquisirono il feudo di Diano. Fu un periodo, quello “sanseverinese”, particolarmente florido, in cui il comune ebbe un ruolo di privilegio nello scacchiere della potente famiglia. Proprio Antonello Sanseverino, uno dei massimi esponenti reali, fu acceso promotore della Congiura dei baroni avvenuta proprio nelle stanze del suo castello. Si tratta di un complotto orchestrato da diverse baronie e casate importanti del Meridione d’Italia col fine di spodestare gli Aragonesi insediatisi a Napoli con il re Ferdinando. Teggiano però è anche un borgo molto incline al mondo religioso: lo testimoniano le tantissime chiese, ben tredici, che costellano il luogo.

Cosa vedere a Teggiano: il Castello Macchiaroli

Ci siamo soffermati sulla storia del borgo cilentano perché era importante farti conoscere uno dei primi siti che puoi ammirare qui, ovvero il Castello Macchiaroli, già fortezza dei Sanseverino, denominato così in onore della famiglia tuttora proprietaria da oltre un secolo. 

Oggi il maniero, in seguito ad alcuni lavori di restauro che hanno interessato gli antichi camminamenti di guerra e le torri, ha riacquistato tutto il suo antico splendore. In più, grazie a raffinati arredi e decorazioni, è diventato una cornice magica per matrimoni e feste, e una location ideale per concerti, manifestazioni teatrali, convegni, congressi ed eventi culturali. Una tappa immancabile nella lista delle cose da vedere.

Le tredici chiese: il fascino religioso di Teggiano

Il numero 13 nel mondo onirico è sempre stato associato a eventi malauguranti o addirittura catastrofici. Tredici erano i presenti all’ultima cena di Cristo che, non a caso, fu crocifisso di venerdì tredici. Nel libro dell’Apocalisse l’Anticristo compare nel tredicesimo capitolo. Eppure a Teggiano tredici sono le chiese che sfidano il limite mistico. Ora ti mostriamo quelle più importanti. 

La Cattedrale di Santa Maria Maggiore è situata sulla piazza centrale di San Cono, dedicata a un monaco diventato santo patrono del comune. Di epoca medievale, la chiesa ha subito diverse ristrutturazioni. L’ingresso presenta un pregevole portale scolpito in pietra da Melchiorre da Montalbano. L’accesso è rappresentato da un portone bronzeo che descrive i momenti canonici della vita del monaco santo. Tante le opere e le rappresentazioni nella navata; di grande fascinazione è il monumento funebre di Enrico Sanseverino realizzato da Tino di Camaino. Ma anche “Il pulpito” di Melchiorre da Montalbano, raffigurante Eva nel momento di velarsi e Adamo che la accusa, è un’opera che non puoi non guardare. 

La Chiesa-convento della SS Pietà è un complesso del ‘300 trasformato successivamente in Convento dei Frati Minori. L’esterno è contraddistinto da un portico con elementi propriamente rinascimentali. Affascinante la lunetta su cui è incisa la “Pietà” che impreziosisce un portale minuziosamente intagliato. Una volta all’interno, potrai notare le magnifiche opere d’arte di Giovanni da Nola presenti nella sola navata della chiesa. 

Una delle più antiche chiese di Teggiano è quella di Sant’Andrea la cui facciata ha un ricordo velato di epoca lucana e romana. Degni di nota i due trittici della Madonna col Bambino e i Santi. Nondimeno la raffigurazione della crocifissione di Cristo tra la Madonna e San Cono. 

In questo passeggio fantastico tra le chiese teggianesi, ti consigliamo la visita alla Chiesa di San Francesco, in cui gli ultimi rinvenimenti hanno permesso di portare alla luce alcuni affreschi che raffigurano la storia del patrono d’Italia. Per un periodo si chiamò Chiesa di San Gioacchino in onore a Gioacchino Murat.

I musei di Teggiano

Teggiano è anche una città-museo encomiabile per il suo background storico culturale. Il Museo delle Arti e delle Tradizioni del Vallo di Diano è un forziere di reperti, mantenuti vivi nella loro funzione originaria e di uso quotidiano o artigianale: aratri, vasi in ceramica o terracotta, attrezzi per ottenere la lana, telai e tanto altro. 

Il Museo delle Erbe e Viridarium si trova nel centro storico e si pone in perfetta sintonia con l’ambiente naturale. Intere aree sono riservate alla scoperta di piante officinali o di medicamenti naturali utilizzati in ambito farmaceutico che furono al centro della grande scuola medica salernitana. 

Infine il Museo Diocesano è ospitato dalla fine dell’800 nella chiesa sconsacrata di San Pietro. Oggi esso si presenta come una collezione d’arte piena di opere che raccoglie un arco cronologico di circa duemila anni. Attireranno la tua attenzione anche le serie di statue del Quattrocento e del Cinquecento; arricchiscono la collezione d’arte, oltre ad un corredo di vasi sacri, paramenti liturgici e mezzibusti reliquiari del Seicento. 

È possibile anche eseguire un itinerario romano-medievale previsto dopo la visita al Castello, in cui si passeggia sulla storia. Infatti attraverserai l’Antico Cardo fino alla porta dell’Annunziata, punto più basso del paese. Seguendo il tracciato delle mura difensive, potrai visitare il Lapidario che conserva reperti in pietra locale dal periodo romano al medievale.

Il passato invade il centro storico di Teggiano

Ogni mondo è paese. Nel Cilento ogni paese propone una propria festa popolare dove cibo, musica e folklore la fanno da padrone. Teggiano non manca all’appello. Infatti nel periodo estivo, a metà agosto, si imbandiscono le strade del centro storico per il consueto appuntamento “Alla tavola della principessa Costanza”, un’usanza tradizionale che riunisce il paese intero e i suoi abitanti ma che allarga l’invito a tutti. Si ricorda un momento storico: il matrimonio tra Antonello Sanseverino, principe di Salerno e signore di Diano e Costanza, figlia del duca di Urbino (altro avvenimento che collega i due comuni). 

Sbandieratori, tamburini, giullari e saltimbanchi guidano i visitatori in un viaggio nel passato incantevole attraverso il quale è possibile assaporare anche della squisita cucina locale con piatti del territorio e della tradizione cilentana. Per l’appuntamento si colora anche l’imponente Castello Macchiaroli.

Teggiano: dove si trova?

Per giungere alla “Urbino del Sud” partendo da Salerno hai due opzioni: se sei automunito dal capoluogo regionale disti circa 100 chilometri per un’ora di viaggio; altrimenti è possibile partire con un autobus che impiega 20 minuti in più del tragitto previsto con la macchina. Il paese di Teggiano, che nel 2014 ha ricevuto anche l’onorificenza di Titolo di Città, è idealmente circondato da alcuni comuni circostanti come Piaggine, San Rufo, Padula e Buonabitacolo.

Ultimi articoli

Scegli le anime del cilento che fanno per te

Tutti gli articoli

Login